Ricordare la Shoa tra spettacoli teatrali, incontri per conoscere storie di chi ha vissuto in prima persona l'orrore dei lager, proiezioni di film.
Anche quest'anno l’amministrazione comunale di Piombino, con il coordinamento dell’archivio storico della città, di Arci Piombino Val di Cornia Elba, Arci Servizio Civile e in collaborazione con Anpi, Isis “Carducci-Volta Pacinotti” e isis “Einaudi Ceccherelli”, Avis, Comunità ebraica di Livorno, Cgil Spi, dedica alle scuole e ai cittadini alcune iniziative per celebrare il Giorno della Memoria.
I primi appuntamenti sono alcuni incontri presso l'archivio storico della Città, Casa delle Bifore, sulla figura di Andrea Gaggero. Sabato 27 gennaio a partire dalle 16,00 l'archivio storico sarà aperto al pubblico per una visita guidata e un approfondimento sulla figura di questo personaggio, che fu tra gli organizzatori della Resistenza e il cui fondo documentario è conservato presso la Casa delle Bifore.
Su questo tema, dal 25 fino al 30 gennaio saranno organizzati invece laboratori e visite mattutine per le classi della scuola media “Guardi”.
Andrea Gaggero, il cui nome si lega strettamente a quello di Ezio Bartalini, fu arrestato nel 1944, lungamente torturato, condannato a 18 anni di carcere e deportato a Bolzano e poi a Mauthausen. Dopo la Liberazione riprese l'attività politica, ostacolato dalle autorità ecclesiastiche. Nel 1950 partecipò al II Congresso del Movimento dei Partigiani della Pace e venne eletto nel Consiglio. Il Santo Uffizio iniziò contro di lui un processo che nel maggio del '53 si concluse con la sua condanna. Dal 1961 entrato a far parte della presidenza del Comitato italiano per la pace, partecipò alle numerose iniziative internazionali del movimento. Partecipò nel 1963 alla costituzione dell'International Confederation for Disarment and Peace a Oxford e poi alla creazione della Consulta della Pace con Aldo Capitini. Nel suo archivio è conservata documentazione che testimonia questa sua attività dal dopoguerra fino al 1988, anno della sua morte, e relazioni relative alla prigionia nel campo di Mauthaseun.
Sempre dedicato alle scuole medie, è stato organizzato sabato 27 gennaio durante la mattina nei locali della scuola Guardi, un laboratorio e proiezione del film “Il bambino con il pigiama a righe” a cura di Francesca Lampredi e Arci.
Infine il 5 febbraio al Teatro Metropolitan alle 10, si svolgerà una rappresentazione teatrale per le scuole superiori dal titolo “Re alfiere, cavallo” di Christian Martinelli a cura dell'associazione Pietrarossa onlus- compagnia teatrale, in collaborazione con un rappresentante della Comunità ebraica di Livorno. Nell’immaginario popolare, la liberazione dei campi di concentramento nazisti fu un evento festoso che pose fine alle sofferenze degli internati. Eppure, migliaia di loro si ripresero molto lentamente e ne rimasero per sempre segnati nella mente e nel corpo, quando non ne morirono nel volgere di breve tempo dopo la liberazione. Le ferite, soprattutto psicologiche non erano affatto rimarginate, in particolare per gli ebrei scampati allo sterminio per i quali era impossibile semplicemente tornare a casa, perché la famiglia e la casa non esistevano più. In Re, alfiere e cavallo conosceremo i quattro fratelli della famiglia Soavi, appartenente alla piccola borghesia commerciale ebraica di una cittadina italiana, lentamente inghiottiti dall’orrore: prima delle leggi razziali fasciste, successivamente dal lager.
Una storia trattata con amore, delicatezza, cura e rigore. A far da contorno al nucleo familiare il giovane e rampante avvocato fascista Manfredi Pancheri, la vicina di casa Sara Finzi, il milite fascista Giulio Ferretti, il campione di scacchi Ottavio Paradisi, i nazisti Oswald Von Ludwig, Timo Kösting, Felix Hoffmann, Albert Müller ,la giovanissima Karola Sand, la kapò Lea Brentano, il prigioniero Theo Lenz. Personaggi che rappresentano il “bene” e il “male” .
Giorno della Memoria: il programma delle iniziative a Piombino
Dettagli della notizia
Data:
24 Gennaio 18
Tempo di lettura:
3 minuti e 6 secondi