Il 10 febbraio ricorre il Giorno del Ricordo, una commemorazione istituita per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
“Tenere viva la memoria della storia del nostro Paese - dichiarano Serena Raggi, presidente del Consiglio comunale, e Sabrina Nigro, assessore alla Cultura - è il modo più efficace per impedire che si ripeta e per conoscere le radici della comunità nazionale. Per molti anni questo episodio tragico che merita risalto e certamente l’istituzione del Giorno del Ricordo è stata importante per restituire la dignità a tutti coloro che hanno perso la vita, la famiglia, la propria terra in quegli anni difficili e sanguinosi”.
Per l’occasione, la Presidenza del Consiglio comunale e l’assessorato alla Cultura hanno organizzato una mostra tematica in sala Giovannardi: l’inaugurazione è prevista alle 15 di venerdì 7 febbraio e sarà visitabile fino a lunedì 10 febbraio.
La mostra riguarda le condizioni di vita degli italiani che furono costretti all'esodo dalle loro terre a seguito dell’occupazione da parte delle truppe di Tito. È composta da 34 pannelli incentrati sulla vita degli esuli nel più grande campo profughi dell’epoca, quello di Padriciano, vicino Trieste.